cominci bene e poi basta poco...

Tralascio la prima parte (lo shopping on-line può dare grande soddisfazioni), per soffermarmi sulla seconda: niente di tragico…solo una figlia che ha scatti da pre-adolescente e che a volte mi manda in tilt, e una mamma che pensava di essere nervosa essenzialmente per gli ormoni, ma si è trovata a non saper affrontare la situazione anche con gli ormoni quieti.
Sono un po' di giorni che qui si discute animatamente: due contro uno, e la uno vince. Io sento di non possedere gli strumenti per affrontarla al meglio, e sbaglio, sbaglio alla grande.
Il primo scatto da "pre-adolescente in attesa delle sue cose" è arrivato sabato per una maglietta e un paio di leggings che proprio non le andavano giù. 
Poi si passa al non ubbidire, al contestare qualsiasi cosa le venga chiesto, al temporeggiare nei miei momenti di assoluta stanchezza.
Io urlo, lei urla. Io le do' uno schiaffo sul culetto, lei risponde a dovere (con il papà poi non ne parliamo). Io la sgrido, lei usa parole di sfida. La minaccio e lei lo fa con me.
Fino a che stasera sono crollata davanti a lei. Ho pianto mentre le parlavo; lei si è impietosita, ha cambiato repentinamente atteggiamento.
Non si fa, lo so…ma…un po' non ce la facevo più (ogni giorno esce una novità…mi chiedo dove abbia imparato la maleducazione), un po' sapevo che avrebbe avuto effetto su lei. E così è stato.
Però…aiuto. Parlerò seriamente con uno psicologo dell'infanzia, per "armarmi", ma di armi giuste e sane. perché le brutte parole, i toni alti e i tentavi di schiaffi non portano a nulla.

Commenti

  1. Gab siamo sullo stesso transatlantico e non so come scendere. Qui la sfida e' continua, costante e quotidiana....mi sfinisce su ogni cosa e forse la stanchezza di un anno sulle spalle che non riusciamo a smaltire, non aiuta però una cosa l'ho notata: se mi "rilasso", se lascio correre su piccole cose ovviamente, se mi convinco che non sempre devo "educarlo", va meglio e credimi scompaiono i capricci, i muri e tutti i comportamenti no che nel corso di quest'inverno sono spuntati come funghi.

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    1. sì…hai ragione, a volte funziona anche qui…e che devo lavorare molto su me stessa.

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  2. "mi chiedo dove abbia imparato la maleducazione" ecco, preparati, questa è la frase che ti ripeterai più spesso quando sarà a tutti gli effetti un'adolescente. Ti chiederai continuamente se hai sbagliato qualcosa. Ti ci vuole qualcuno che ti rassicuri: sì gliela hai insegnata l'educazione, ma sta prendendo le misure.
    Ma per la tua è presto. Consideralo un allenamento! ;-)

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    1. ….noooo! no vabbe', è che pensavo di cominciare a allenarmi più avanti, ma se le cose stanno così, mi rimbocco le maniche :-)

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  3. Quoto Mamma Piky, anche se personalmente faccio moltissima fatica a lasciar perdere sulle piccole cose, perchè a me sembrano sempre importanti (per dire: voler andare a dormire con una camicia a maniche lunghe appena lavata e stirata che avevo progettato mettesse ad un matrimonio sabato e senza prima lavarsi i denti...lo so, non è grave ma lo fa solo per sfida!).
    Tieni duro e ricorda che sei una brava mamma e fai tutto il possibile!!

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  4. temo non siano scatti di preadolescenza ma la fase 3-5 anni, aka mi voglio ribellare che sono grande!
    cmq: io ho fatto lo stesso identico sclero sabato mattina. Uguale: strilli, pianti e abbraccio finale!

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    1. ecco…oggi mi ha ripetuto che mi ama e vuole stare sempre con me, fino ai 18 anni (poi però mi ha pure un po' sbeffeggiata per il pianto)

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  5. Gab... ti sono vicina più di quanto tu possa immaginare.
    E non è questione di educazione, di età o di ormoni...
    I nostri figli sono quasi coetanei e quello che racconti della tua piccolina, bhe lo fai pari pari uguale uguale Attila con noi.
    Più mi impegno a cercare di raddrizzarlo, più sembra che lui abbia un effetto uguale ed opposto ai miei sforzi.
    Da qualche tempo adottiamo la tecnica del "Io non ti conosco, io non so chi sei".
    Ai suoi capricci rispondo con la calma (?!?) e indifferenza.
    A Bari si dice "il polpo si cuoce con l'acqua sua stessa"... almeno evito di urlare.
    Passerà???
    Credo che il termine più giusto è... si evolverà.

    E speriamo di cavarcela!

    Un abbraccio!

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    1. e speriamo si evolvi in…meglio! posso sperarlo? dai, lo so che poi arriverà altro, ma fatemelo (fatecelo) sperare! un abbraccio a te!!!

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  6. Guarda, un po' di tempo fa mi è successo un periodo esattamente uguale. Lui però ce l'aveva espressamente con me, che reagivo male e lo sgridavo, urlavo e lo sculacciavo.
    Avevo parlato anche con la maestra, che lo aveva descritto (dopo il mio racconto, perchè lui a scuola era calmissimo) come un "atteggiamento oppositivo-provocatorio" (mai definizione è stata più azzeccata) fatto per testarmi, per vedere a cosa poteva resistere il mio amore (che lui evidentemente sentiva in dubbio, forse per la sorellina in arrivo, forse per il troppo lavoro, forse per altri mille motivi). E in effetti lui, dopo avermi fatto arrabbiare, veniva da me e mi chiedeva: "mamma ma tu mi vuoi bene anche se faccio i capricci?". Caso da manuale insomma.
    La soluzione è stata cambiare io. Armarmi di una pazienza infinita che non credevo di avere e mordermi la lingua e legarmi le dita quando avrei voluto urlare e mollargli un ceffone, dimostrandogli quindi che, qualsiasi cosa facesse, io gli volevo bene senza se e senza ma. E tempo pochi, veramente pochi giorni, lui ha smesso di comportarsi così.
    Non dico che sia un angelo, i momenti di capricci e di nervoso ce li ha ogni tanto, ma a questo livello è normale. Prima era una provocazione, una lite quotidiana ed era tremendo.

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    1. sì…secondo me è una provocazione anche quella di marta…magari per motivi diversi, ma un po' lo è (un po' picchio stanchezza).
      E sono convinta che il più delle volte dobbiamo modificare noi il punto di vista per affrontare al meglio "l'ostacolo" ;-)

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  7. mia figlia è ancora piccola ma quella della 'ribellione' è una delle cose che mi preoccupano per l'immediato futuro :O :O

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