Questa volta per farci dire "illusi!" abbiamo chiesto aiuto a uno stick. Una bella linea blu, nitida e decisa. Nessun dubbio.
Non mi è facile affrontare questo argomento, sono timida (etichetta che mi porto dietro dall'era dei dinosauri), certe cose le voglio tenere per me e altre non riesco a buttarle fuori, anche se vorrei tanto. E' che ho letto, in questo periodo, vari post su figli unici o no, su PMA, su infertilità; così ho deciso di riflettere a voce alta, ma non troppo.
Dopo Marta, che è stata concepita con molta facilità, nel momento in cui ci siamo detti Ok, non stiamo più attenti, perché, si sa, non è detto che avere un figlio sia istantaneo e soprattutto non dipende dalla nostra volontà, abbiamo ripreso a esser cauti.
Adesso, a quattro anni dalla prima gravidanza, ci siamo accorti di essere stati molto fortunati; e anche che una volta non va esattamente come la precedente.
Per cui da due anni o poco più nessuna attenzione, ma anche nessun'altra gravidanza in vista. Non siamo due che si applicano rispettando le regole alla perfezione. Vuoi la stanchezza, vuoi che spesso si è lontani per lavoro, vuoi che non siamo macchinette, va così.
La delusione, le prime volte, è stata pesante. Man mano che passa il tempo è come se mi fossi amaramente arresa; poi la vita fa scherzi poco simpatici, ti illude, ti causa un ritardo di parecchi giorni, mai successo da quando, come dire, sono "diventata signorina" (approposito! voi avete avuto un regalo per l'occasione? io ricordo che i miei genitori mi regalarono una lattina di baci perugina), da quando aspettavo Marta, e il giorno in cui tu fai il test, poche ore dopo, ti manda le tue cose.
Ti dici vabbe', lo sapevo, dovevo capirlo. Però non è mai esattamente così; di solito penso in negativo per paura che la delusione sia troppo forte, ma questo modo di operare non porta a risultati esaltanti.
Detto questo, penso se forse sia il caso di non pensarci più - sì, ma come si fa - e godermi la bellezza di questa bimbetta di 4 anni che mi fa fare un sacco di risate, che è veramente splendida, che è un dono speciale.
Mi interrogo: lo voglio veramente un secondo bambino? Sapete, ora come ora non lo so. L'età che avanza sicuramente fa la sua parte in questa indecisione; cresco e quella bella incoscienza che non ti deve far ragionare troppo sulle cose viene meno. Penso solo alle difficoltà di un secondo, a quello che non potrei più fare, o che penso di non poter più fare; alla difficoltà di gestirne due, ai miei scatti di nervosismo quando ho gli ormoni in subbuglio e a come potrei reagire con due, che avrebbero esigenze differenti. Penso che, all'inizio non potrei andare in bicicletta con entrambi (quando l'altro ancora non sa reggersi seduto), che sarebbe più complicato portarli in giro da sola, quando il papà non c'è. Penso alle malattie - benedette! - che sarebbero moltiplicate per due e ai fine settimana chiusa in casa.
Penso al nero e non vedo il bianco, forse per auto-difesa. Penso anche che ora sono - siamo felici e abbiamo raggiunto una certa autonomia, insieme e singolarmente.
Poi guardo Marta: quando vede un neonato le brillano gli occhi. Vedo lei che cerca compagnia e che è felicissima di giocare con altri bambini; forse è pronta (anche se non lo saprò mai). Mi chiede spesso di un fratellino, le piace pensare a un nome, le piace raccontare cosa farebbe se ci fosse, come mi aiuterebbe. Mi commuovo, come ora.
Penso che al di là del ricordo romantico che ho della mia stupenda gravidanza, dove tutto è filato liscio, c'è un desiderio che a volte viene fuori e che va oltre quello che alcuni chiamano "egoismo del volere un figlio". Ho tre sorelle, e se pure con caratteri diversissimi, anche se litigavamo spessissimo quando abitavamo sotto lo stesso tetto, sento che ora non sarebbe lo stesso se loro non ci fossero. Vorrei che Marta potesse vivere così: dovrebbe poter litigare, gridare con qualcuno che non siano solo mamma e papà; qualcuno che la conosca bene come i suoi genitori, sopratutto nei suoi difetti, oltre che nei suoi pregi, qualcuno con cui condividere gioie, anche se non immediatamente, giocare e raccontare.
Non so se questo ci sarà, non so se sperarlo o lasciare andare questi pensieri. La vita saprà darci una spiegazione - per favore però, senza scherzetti diabolici ;-) -; noi faremo TUTTA la nostra parte; avendo chiaro che il nostro incontrarsi non diventi un appuntamento da calendario, ma uno stare insieme condito da volontà e amore. E vedremo se sapremo essere coerenti con quelli che sono i nostri pensieri, in questo presente.
sì, vabbe', penso anche ai capricci, eheh |
Ciao! Sono mamma di due bimbetti, il primo è arrivato che avevo già36anni ed è stata una gravidanza difficile; il secondo invece due anni dopo quando mi dicevo..così lo fai un figlio a quest'eta?! E poi lo voglio sul serio! Era un modo per non attaccarmi troppo all'idea! Adesso li vedo insieme e sono strafelice...e distrutta, ma è tutto nella norma! Ti auguro di dare presto un fratellino a Marta, sta rilassata però e non pensarci troppo! Ti abbraccio
RispondiEliminanon ci penserò, punterò a non pensarci, anche perché…insomma…tutto questo pensare mi distrae da tutte e tante altre cose belle.
EliminaGrazie ;-)
Ti auguro tanto un'altra bella lineetta, accanto alla prima. Se non dovesse succedere sarai lo stesso una mamma felice, ma non perdere lo stesso la speranza e con un pizzico di incoscienza lasciati trascinare dalla bellezza della vita :-)
RispondiEliminaNonostante la difficoltà del secondo, nonostante la verità di tutto quello che hai detto circa l'autonomia, le malattie e i week end e tutto il resto, ti auguro anch'io la seconda lineetta, di cuore!
EliminaGrazie donne! ma vale se resto incosciente e mi arrampico sui mobili o faccio la spericolata in bicicletta? ahah!
EliminaGrazie, con il cuore, sul serio.
e Mari, poi un giorno mi racconterai come ti destreggi con due e con questo tuo lavoro che ti fa tornare tardi a casa :-)
Chissà, magari il fratellino o la sorellina di Marta è un pochetto indeciso/a!
RispondiEliminaContinuate a tentare, cercando comunque di non perdere la serenità, e chissà che presto possiate essere in 4!
ecco, non mi veniva il termine…puntiamo a mantenere la serenità ;-)
Eliminagrazie!
Buona giornata!
Un tenerissimo abbraccio...questi tuoi pensieri a voce alta mi hanno commossa! Notte
RispondiEliminagrazie picci!
Elimina:-)
Tesoro i tuoi pensieri potrebbero essere i miei... con la differenza che michy un fratellino non ce lo chiede e continua ad insistere con in gattino:-))) Anche io dopo ormai tre anni di tentativi, momenti bui, sto un po' mollando e cerco di godermi quello che ho. Sarà che a settembre arrivo a 40 candeline e sarà che sono un po' stufa di controlli, ecografie mirate, pasticche varie e stick ovulatori.....però quando incontro una mamma con un neonato, sento una fitta forte al cuore e capisco che la speranza non si è ancora spenta del tutto per me.
RispondiEliminaPS: Siccome del tutto normale non sono, qualche giorno fa sono anche entrata a san Agostino per fare una piccola preghiera di fronte alla Madonna del parto, con la scusa che solo 5 metri più in là dovevo assolutamente andare a divedere uno dei capolavori del Caravaggio!!!
:-)
EliminaBeh, amica, quando scendi allora andiamo in qualche chiesa "a tema" per farla insieme la preghiera, tu per me e io per te. Qua c'è San Nicola e il giro intorno alla colonna, per trovare marito: funziona se lo fai per qualcun'altra, eheh! ci sarà un santo per quest'altro evento speciale, no?
<3
Anch'io sono convinta che sia bello avere un fratello o una sorella, e anche se i miei sono cane e gatto, alla fine dei conti si cercano e sono sicura che, cresciuti, conteranno molto l'uno per l'altra.
RispondiEliminaNon ho provato la delusione di non veder arrivare il secondo e perciò non so trovare le parole adatte, però se non ci saranno sviluppi, vedo che stai già realizzando che bisogna imparare a godere di quello che si ha e non ci è dato sapere perché i nostri desideri a volte non vengano esauditi.
Ma se invece non hai ancora abbandonato l'idea, mia cara, in controtendenza ti dirò di "esercitarti" in maniera "scientifica" che alla fine i giorni giusti non sono poi molti! Magari prendendola con spirito e senza che diventi un'ossessione, eh
Oddio, ho esagerato? ;-)
ahah! no, non hai esagerato :-)
EliminaProverò a esercitarmi scientificamente, ma se mi accorgo che l'esercitazione si trasforma in pensiero e non in sentimento…allora allenterò la presa.
E' che hai sempre in testa la semplicità della prima volta e pensi ingenuamente (anche se sai che non sta andando così) che possa accadere lo stesso. :-P
Buonissima giornata e buon lavoro!!!
Guarda, mi sono trovata nella stessa situazione e ti capisco e ti abbraccio dal più profondo del cuore. Con Tommaso è stato facilissimo anzi, è venuto anche prima del previsto, poi nel momento in cui avevamo deciso di fare il secondo, convinti che sarebbe stato altrettanto semplice, questo non veniva. E quando è venuto è stato un disastro: gravidanza extrauterina, operazioni d'urgenza e un tempo di recupero fisico di oltre sette mesi in cui non abbiamo neppure potuto "pensare" di provarci ma che, per due che lo volevano, era come provarci ma non riuscirci. Senza contare che mi sono ritrovata con una tuba in meno e possibilità dimezzate e questo senso pesante delle lancette che scorrono e "se li faccio troppo distanti poi come fratelli non saranno veramente legati" e "forse dovrei accontentarmi di quello che ho" eccetera eccetera. Tutti pensieri che immagino tu conosca benissimo.
RispondiEliminaAdesso ho una pancia che cresce (anche troppo), mille ipocondrie e cento problemi con Tommaso che aveva sempre detto di volere un fratellino ma ora soffre il fatto che io non ci sia e chissà quanto soffrirà quando la seconda nascerà davvero. Ma ovviamente sono felice.
E sono sicura che capiterà anche a te. :-)
Ma se questo ti fa star male, non rassegnarti all'idea che ne hai già una, di bambina, bellissima. Desiderarne un secondo non è peccato. E cercare seriamente di averlo (o col sesso mirato - che è una palla, bisogna ammetterlo, e stressa entrambi - o magari con delle visite specifiche) non è una colpa.
Ti abbraccio
quindi è una seconda? :-)
EliminaHo sempre paura che il provare in maniera mirata ci porti a non cercarci con il giusto sentimento…vabbe', sono anche mille pensieri dettati dal non conoscere bene una situazione.
Intanto…grazie! e Buonissima gravidanza, insieme a tutto ciò che fa parte della tua vita :-)
Provare in maniera mirata...si é vero sembra un po freddo ma purtroppo i giorni fertili del mese sono giusto quelli! A me è successo che col primo non facevo che fare conti, immagina che prendevo ogni giorno la temperatura, sempre allo stesso orario in attesa di quel benedetto sbalzo termico..un vero stress! Quando è arrivato il secondo ormai avevo imparato a capire i segnali che mi mandava il mio fisico, capivo il momento dell'ovulazione ed
RispondiEliminaè stato facile..decisamente mirato, ma con tutto l'amore che c'e'!!
Sai, mi son letta due volte un libro sui metodi naturali, per imparare a conoscere i segnali…vabbe', mi sa che sono un p' superficiale nella pratica e nello studio, posso dare di più ;-)
Eliminacara Gabri, sai bene quanto mi posso ritrovare in questo post. So.
RispondiEliminaTi abbraccio davvero con tutta quella parte di me che capisce.
Lo so, ti pensavo…;-)
EliminaSai Gabri, che hai scritto quello che anche io sto pensando ma non ho il coraggio di buttare fuori?
RispondiEliminaAnche noi ci stiamo provando e se il primo non è arrivato in fretta (circa nove mesi di tentativi), ora è passato un anno e ancora nulla...ogni mese la delusione è forte ma provo anche una sorta di sollievo perchè ho paura di un secondo almeno quanto lo desidero...insomma, i sentimenti ambivalenti che descrivi bene. Speriamo che capiti e basta, perchè mettermi a contare i giorni mi sembra triste e forzato e, in più, con un ciclo dalla durata ballerina come il mio, è quasi impossibile.
Ti auguro tanta tanta fortuna perchè credo che quando succerà sarai pronta e capace!!!
Ciao Gabri, ogni tanto scrivo e sempre ti leggo e mi rallegri anche solo con le tue illustrazioni che scorrono nella mia blogroll, ironiche e divertenti. Questo tuo post , bellissimo, mi ha emozionata e mi sono ritrovata in tante cose che scrivi. Perché se anche io ho tre figlie devi sapere che tra la prima e le altre due ho sofferto per quattro anni di quella che viene definita fertilità secondaria, conclusasi con un intervento, e che per quattro anni mi ha tenuta in un limbo di interrogativi sul significato e le paure di avere un altro figlio ancora e sul significato e le paure di averne uno soltanto. Che ti chiede ogni giorno una sorellina, per di più. Io ti posso dire solo che "buttare " fuori questi pensieri, per quanto "scoordinati " , fa un gran bene: al telefono, con le amiche, sul blog. Ti sono vicina. Vero
RispondiElimina@mamma avvocato, @mentre dormono…avete saputo rendere ancora meglio i miei pensieri/timori.
RispondiElimina"...ho paura di un secondo almeno quanto lo desidero…" esatto!
"…in un un limbo di interrogativi sul significato e le paure di avere un altro figlio ancora e sul significato e le paure di averne uno soltanto…"
Intanto, @mamma avvocato, io auguro anche a te tanta fortuna, e affidiamoci alla vita, se succederà ce la sapremo cavare, ne sono certa! idem se non dovesse essere così ;-)
E a te, @mentre dormono, tre figlie…wow! anche noi siamo tre sorelle (poveri papà, eheh!). Buon lavoro a te.
Un abbraccio, donne!