manco fosse un film



Ho una settimana e più di arretrati di blog da leggere, un sacco di disegni da fare, un progetto a cui lavorare, anzi due, anzi tre…anzi…:-)! Ho pensieri da vignettare, una bimba e un marito da coccolare, una casa da pulire, panni da stirare e lavare, peli da depilare…ciao!
Come spesso capite, soprattutto da 5 mesi a questa parte, fai dei programmi che puntualmente saltano. E così, un bel giorno, a pranzo, ricevo una telefonata da una mia amica che ha bisogno di una sostituzione su un set, per gravi motivi familiari. Non me la son sentita di dirle di no, per cui, tempo di organizzarmi con i vari nonni, per la nana (che tanto nana non lo è più), e la richiamo dicendole "sì"!
Su certe cose non bisogna rimuginarci troppo, soprattutto quando si tratta di una sola settimana: sarei riuscita a portare a termine un paio di cosette…insomma, l'ansia mammesca era stata placata…per un po'.
Per cui il lunedì mi son ritrovata sul set di un film di cui non sapevo assolutamente nulla, né quello che si sarebbe girato quel giorno (figurarsi i successivi), né la storia, né chi avrei incontrato. Conoscevo solo gli abiti che avrebbero dovuto indossare gli attori (la mia amica, tra i suoi casini, mi aveva lasciato in evidenza tutto ciò che mi sarebbe servito). Ah, sì! sapevo anche che il regista era alquanto particolare, ma non tanto quanto ho potuto vedere e testare.
Sul set NO VIOLA: assolutamente nulla di viola. No elastici, no righe, no cover telefono, no niente. Ti chiamavi Viola? cambiavi il tuo nome (ed è successo). Se capitava che lui scorgesse il malcapitato colore del malcapitato tecnico-attore-artista-professionista…..argh!!! Merda merda merda (9 volte, in cerchio). Questo me l'hanno raccontato, per fortuna non ho assistito a 'ste scene, ma il panico da colore e derivati l'ho vissuto.
Al cast, prima dell'inizio delle riprese, era stato consegnato un foglio con l'elenco delle parole tabù; avete mai giocato a tabù'? beh, ecco…così!
No a: auguri, sereno, serenità, Egitto, Aida, Masini, Mia martini e tante altre di cui non sono a conoscenza, ma credo di non averle mai pronunciate.
Poi lui…sclerava per nulla. Come un bambino capriccioso quando gli togli il gioco o lo contraddici. Esattamente così. Solo che lui di anni ne ha un po' di più di un bambino.
Io sono una che non sbrocca: ci sono stati momenti difficili. Arrivi in un posto sconosciuto, hai l'ansia da prestazione, la paura di fare errori, la timidezza dettata dal tuo carattere, la incapacità di alzare la voce e imporsi, l'imbranataggine che mi porto dietro, l'imbarazzo di fronte a certe situazioni, la voglia di tornare a casa per respirare aria più pulita.
Ho affrontato tutto, ho sorriso anche quando non mi andava, ma non l'ho fatto per cortesia, bensì per "attuare una nuova tattica". 
E' andata bene, sono-siamo sopravvissuti. La sera dell'ultimo giorno, a casa del regista, per festeggiare la fine, sembrava non ci fossero state difficoltà: lui ha ringraziato TUTTI, uno a uno. Gli animi erano sollevati e rilassati.
Io ce l'ho fatta, Marta è stata bene, coi nonni. Ma continuo a chiedervi: mamme che fate lavori fuori dall'ordinario, come fate? come riuscite a far tacere i sensi di colpa? come li affrontate? come vi organizzate coi figli? quante baby-sitter avete? vi accordate coi nonni, amici, zii? li pagate? No, perché io ancora una volta ho capito che forse questo tipo di attività, che sì mi piace, non si armonizza con la mia personalità. Sarà che ho anche altro tra le mani e quest'altra attività, seppur non particolarmente remunerativa, mi piace troppo per volerla lasciare andar via.
Poi puntualmente, ogni volta che ricevo una telefonata, una richiesta per questo tipo di lavoro (e prima della chiamata della mia amica, mi avevano chiamata altre due produzioni…un altro non avrebbe assolutamente rifiutato…io…son troppo ricca…:-P), entro nel panico, mi agito, la mia mente comincia a galoppare, vedo solo le difficoltà nel gestire una casa e una famiglia, vedo un marito che fa' un lavoro "speciale", un marito su cui posso contare relativamente. Vedo i piatti sporchi e la stanchezza di tornare a casa alle 2 di notte, vedo un bagno da lavare e la polvere per terra…quindi desisto. 
Insomma, solite cose. Però, sono tanto felice.  :-)

Ah! Perché il vampiro? l'episodio del film su cui ho lavorato aveva a che fare con angeli e vampiri.

Commenti

  1. Dai..lo stai raccontando con serenità significa che l'esperienza è stata positiva ed è andata bene!! Ahhhh non oso immaginare come sarò io da mamma, ansiosa come sono,titubante e pensierosa e....si insomma, le elencherei tutte.
    Brava te :)

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    1. grazie!
      a mente fredda diciamo che si vede tutto con un certo distacco e ti dici anche "vedi, inutile preoccuparsi tanto in anticipo"…w l'ansia! :-D

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  2. l'importante è essere felici! per quanto riguarda il lavoro posso immaginare. Al momento sto in una situazione strana, troppo per immedesimarmi proprio con te...ma posso immaginare! Per quanto riguarda il regista strano, capisco ancora di più! lavorando col teatro, mi è capitato un regista che al posto di Viola chiamava LILLA una ragazza! ahahah! però la storia di Masini e Mia Martini è veramente da stronXXtto, diciamolo! qualunque cosa deciderai di fare sappi che mi mancherebbero le tue vignette se non avessi tempo per farne! <3

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    1. no, ma quelle ci saranno SEMPRE! :-)
      la nostra Violetta, sul set, era diventata Lulù, eheh.
      In bocca al lupo per la tua "strana situazione"!

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  3. insomma hai partecipato ad un film di uno un FILINO supestizioso!!! brava per essere arrivata sana e salva alla fine!

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    1. io, che superstiziosa non lo sono…anche se, da giovane, non passavo mai sotto i pali pubblicitari prima di un'interrogazione. :-P

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  4. e il tanto felice finale è quello che mi piace di più;-)) <3 <3

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  5. Oh Gab mi hai fatto piegare dal ridere anche se forse tu li non hai riso per niente! Ci credi che a me questo film incuriosisce? Voglio vedere dove arriva la follia dell'animo umano.
    Per il resto che dire? Il mio lavoro ha orari più gestibili e con l'arrivo della piccola, li ho ridotti anche un po'. Per ora c'è' mia madre che mi aiuta ma quando sarà un po' più grande opterò per il nido, come feci con il fratello, però ripeto, non ho i tuoi orari.

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    1. Grazie :-)
      anche io sono curiosissima, visto che non ho assistito alla lavorazione degli altri episodi…brrrr!
      Buonissima giornata!

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