notte bianca

Mai farsi frenare dalla pigrizia. Mai farsi abbattere dai rifiuti. Quello che ne potrebbe venir fuori potrebbe essere speciale. Speciale per la sua semplicità.

E così che io e Marta ci siamo avventurate sole solette alla scoperta di questa notte bianca dei bambini, per la precisione "Giocalaluna".
Non siamo arrivate tardi: l'apertura delle danze era prevista per le 21, ma alle 21,30 c'era già il pienone. Parco abbastanza grande (per Bari), grande calca a ridosso degli spazi laboratorio e spettacoli. Siamo riuscite a veder poco, soltanto uno spettacolo di marionette sulla storia di San Nicola, a cura della compagnia Arcobalena. A lei è piaciuto, molto. Era incantevole vederla concentrata e applaudire, fare domande, ridere. Poi abbiamo sbirciato il tavolo dove stavano costruendo lanterne e lune, e quello in cui creavano animazioni con la sabbia. Per il resto...sold-out! anche se gratis. 

All'inizio parlavo di non farsi scoraggiare; questo perchè fino a ieri sera dovevamo essere quattro famiglie a partecipare. Stasera solo io e Marta. La cosa mi ha mandata in paranoia; ero lì lì per mollare. Come al solito sole, io triste perchè le amiche "alternative", quelle che sicuramente avrebbero vissuto questo momento con me, quelle con cui condivido interessi (a te che leggi, pupa :-)) sono lontane. Quelle che "basta una chiamata e ci sono", salvo imprevisti. Quelle con cui condiviso a distanza i miei momenti speciali.
Ho pensato anche che forse sono un po' egoista, e anche un po' invidiosa, perchè forse a volte vorrei vivere anche io la normalità delle mie amiche di città, quelle che hanno un marito accanto, che ogni sera torna da lavoro, o che almeno il fine settimana c'è; quelle che possono programmare un'uscita, e permettersi di starsene a casa, tanto la famiglia è unita.
Sì, l'ho pensato e un po' di sana invidia c'è.
Ho pensato anche che sono fortunata, perchè posso condividere con Marta, e non è poco! La guardavo, parlavo con lei e provavo un formicolio felice allo stomaco. E dicevo "grazie". 

Ultimo resoconto di questa notte bianca dedicata ai nani: i miei concittadini non sono ben educati all'ascolto, al teatro, al silenzio durante gli spettacoli. Forse far partecipare i bimbi significa anche dividere questo momento con loro, e non "farli accomodare" e mettersi in disparte a parlare. C'è da lavorarci, insomma, ma sono contenta che questi eventi prendano piede in città.

Commenti

  1. Bello il formicolio felice allo stomaco!!!

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  2. Cara gab, in quanto a normalità nessuna meglio di me può capirti....un'estate passata a fare e disfare valigie, io è Michy soli soletti e da parte mia a volte tanta voglia di vita normale...ma poi penso che forse sono io a non essere tagliata per la "normalità " . Ti abbraccio e non vedo l'ora di rivederti e conoscere Marta!

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  3. uffa....avremmo partecipato con gioia se fosse stato di venerdì o di sabato....
    solo che venire da Bisceglie, sarebbe stato troppo per noi che siam cotti dagli ultimi giorni preferie....

    uffaaaaa

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