Non vuole essere un post che parla di come Belen è riuscita a tornare in forma il giorno dopo il parto...ok, avrà i suoi metodi che non ci è dato conoscere. Non voglio parlare dell'aspetto disastroso che abbiamo noi donne al risveglio, la maggiorparte (voglio assolutamente credere che sia questa la percentuale maggiore) di noi; nè delle rughe "d'espressione" che ci rendono vecchie, ma che agli uomini donano tanto fascino.
Vorrei parlare di quella bellezza o bruttezza interiore che ci prende, ogni tanto. Che prende me. A ridosso della festa della mamma riflettevo sull'essere bello di una mamma, sul fatto che spesso, nonostante le nostre reazioni isteriche (più o meno giustificate) i nostri bimbetti ci vedano sempre belle, almeno fino a una certa età. Questo perchè l'altra mattina, nonostante mi fossi arrabbiata con la nana, lei comunque ha preferito stare con me piuttosto che cercare rifugio tra le braccia del papà.
Dopo mattine come quella di ieri, ad esempio, io mi guardo allo specchio e emetto un urlo - interiore - e non centrano nulla le borse o i capelli spettinati. Io urlo perchè non mi piaccio, dentro. Quando mi arrabbio con Marta mi sento un mostro. Quando mi sento un mostro capita che mi arrabbi con Marta, per la proprietà transitiva. Mi spiego: come molte mamme perdo la pazienza con la propria figlia, quando lei si comporta...diversamente dalle mie aspettative. Ecco, perchè il punto è lì: spesso ci arrabbiamo quando il nostro partner, nostro figlio il nostro amico, il nostro collega si comportano non come vorremmo noi. E se a questo ci aggiungiamo che, come molte donne, sono soggetta a forti sbalzi d'umore in prossimità di quel determinato periodo, sbalzi che comportano: nervosismo, rabbia, tristezza, ansia...tutto amplificato per numero infinito...bene, allora il pasticcio è fatto.
La pazienza va a farsi friggere, le buone intenzioni anche, il sorriso trasloca per un attimo...tutto per uno sfogo assolutamente non liberatorio, che lascia poi il posto al mio amato SENSO DI COLPA.
Pensavo che in certe situazioni, se qualche rotella non fosse proprio funzionante, se l'isteria, il nervosismo, la rabbia prendessero il sopravvento...allora le reazioni di una mamma bella potrebbero non essere limitate a un semplice schiaffo sul culetto, o a una sfuriata epocale. Potrebbero esserci dei risvolti peggiori - e la storia ci da' molti esempi.
Forse a volte capisco come alcune donne arrivino a tanto. Non giustifico, ma posso comprendere che ci sono cause ben più gravi dietro, che fanno sì che queste mamme a tratti bellissime si trasformino in mostri crudeli. Niente più è sotto controllo, le azioni vanno da sè. E credo che, nei momenti di lucidità - se ci sono - il senso di colpa che a me fa tanto male quando alzo la voce con mia figlia, per loro sia devastante.
Non so se sia la soluzione giusta, ma parlare, sfogarsi, non avere vergogna e chiedere aiuto possono essere passi importanti nella gestione dei sentimenti e delle situazioni.
La parte brutta difficilmente viene allo scoperto, rendendosi visibile agli occhi più indiscreti; la parte brutta la custodiamo per noi, la nascondiamo. Confrontarsi e parlare ci fanno aprire gli occhi...l'erba del vicino non è poi così verde, non lo è sempre.
Pensavo che in certe situazioni, se qualche rotella non fosse proprio funzionante, se l'isteria, il nervosismo, la rabbia prendessero il sopravvento...allora le reazioni di una mamma bella potrebbero non essere limitate a un semplice schiaffo sul culetto, o a una sfuriata epocale. Potrebbero esserci dei risvolti peggiori - e la storia ci da' molti esempi.
Forse a volte capisco come alcune donne arrivino a tanto. Non giustifico, ma posso comprendere che ci sono cause ben più gravi dietro, che fanno sì che queste mamme a tratti bellissime si trasformino in mostri crudeli. Niente più è sotto controllo, le azioni vanno da sè. E credo che, nei momenti di lucidità - se ci sono - il senso di colpa che a me fa tanto male quando alzo la voce con mia figlia, per loro sia devastante.
Non so se sia la soluzione giusta, ma parlare, sfogarsi, non avere vergogna e chiedere aiuto possono essere passi importanti nella gestione dei sentimenti e delle situazioni.
La parte brutta difficilmente viene allo scoperto, rendendosi visibile agli occhi più indiscreti; la parte brutta la custodiamo per noi, la nascondiamo. Confrontarsi e parlare ci fanno aprire gli occhi...l'erba del vicino non è poi così verde, non lo è sempre.
Sono d'accordo con te al 100%.
RispondiEliminaLa condivisione dei pesi li rende più leggeri. Purtroppo impera la cultura della maternità come idillio, mentre sono infinite le ambivalenze.
Che sono preziose, perché il modo in cui le gestiamo è uno dei patrimoni più preziosi che possiamo lasciare ai nostri figli.
giusto! :-)
EliminaCondividere e raccontarsi, sforgarsi, mettere a nudo ance i nostri lati deboli é questo secondo me il potere dei nostri blog. Io la chiamo blog-terapia ;-)) un abbraccio da una mamma a volte buona e a volte cattiva!
RispondiEliminasì, vero...per questo ho iniziato a scriverci su e a cercare di sdrammatizzare "vignettando" :-)
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