Perchè ho smesso di allattare


Ho smesso di allattare.
Ho smesso di allattare perchè il pediatra mi aveva consigliato di provare con altro latte in quanto Beatrice stava crescendo molto lentamente, e leggermente sotto la media.

Ho smesso di allattare perchè, anche se non condividevo la sua teoria del "il suo latte ha perso calorie", ho voluto dargli ascolto, cosciente che comunque ne stava assumendo di meno, complici i pasti del pranzo e della cena; si attaccava meno e ciucciava meno.

Ho smesso di allattare perchè, dopo una settimana di latte fresco, la piccola aveva raggiunto un peso ottimale.

Ho smesso di allattare fondamentalmente perchè l'ho voluto io, perchè ero pronta io.

Ho smesso di allattare perchè ero sempre imbarazzata nel farlo in luoghi pubblici.

Datemi della bigotta, ma ho sempre visto l'atto dell'allattamento come un qualcosa di magico, e soprattutto di intimo.
E' nutrizione, lo so, e se serviva ero la prima pronta a dar da mangiare in qualsiasi posto, persino durante un incontro di lavoro con persone appena conosciute; però ho sempre cercato - quando possibile - di riparare dagli sguardi me e lei, soprattutto quando si trattava di luoghi pubblici.
Sarà per causa della mia discrezione, timidezza, metteteci quello che volete: un certo imbarazzo di fondo l'ho sempre provato. Quello che per me era personale, di colpa diventava di pubblico dominio (ripeto: per una buona causa!!!) e questo mi ricopriva di imbarazzo.

Ancora, tacciatemi della egoista, ma sono convinta che si debba essere sereni in quello che si fa. Sacrificio sì, ma non peso e nervosismo.
Una mamma è pronta a sacrificarsi, ma se lo fa, non deve farlo pesare e non deve rinfacciare nulla. E io invece stavo rinfacciando le notti insonni, e appunto gli stettamenti pubblici.

Sono contenta, non ci son state tragedie lungo il percorso, il latte vaccino ha sostituito quello materno gradualmente e senza forza; all'inizio ne gradiva solo qualche sorso, poi ha cominciato a bere il suo bicchiere, intero; lentamente abbiamo sostituito tutto le poppate.
All'inizio ho continuato a allattarla essenzialmente la notte, per farla riaddormentare. Ora basta una coccola, una stretta tra le braccia, e Bea torna a dormire tranquilla. Non cerca più voracemente il mio seno; se la avvicino al petto lei poggia la testa. Cerco però costantemente un contatto fisico, soprattutto con me.

Il mio seno non ne ha sofferto, il latte è sparito - credo - e senza lasciar traccia di mastiti o robe simili.
Beatrice si è adeguata subito alla nuova situazione: siamo passate dalla tetta al "bevo il latte tutto da sola, nel bicchiere".
Forse i tempi erano giusti anche per lei. Credetemi, nessuna tragedia.

Credo che il primo passo per una buona riuscita sia la convinzione della mamma e il non tornare sui propri passi; poi i tempi sicuramente varieranno da bambino/a a bambino/a.

Ho sentito mamme dire che non riescono a staccarsi dai bimbi; io sapevo dall'inizio che non sarei arrivata oltre l'anno di età, anzi credevo di farcela solo fino ai suoi 6 mesi, invece ho proseguito. Quando qualcuna mi rivelava di aver allattato fino alla soglia dei 3 anni e oltre, entravo in panico. Sapevo che questo non era per me.
Ogni cosa calibrata sulla persona che la vive; siamo differenti, accettiamolo.

Questa è stata la mia esperienza, difficile all'inizio, perchè non abituata a un contatto così esclusivo, ma che ha avuto tanti risvolti positivi.
Adesso proseguiamo il libro e passiamo a un nuovo capitolo.


Commenti