cose che si pensano a un concerto


Cosa centra un concerto, di Erica Mou, con la questione "tempo"?
Centra...centra. E volete sapere il perché?
Ad un certo punto dello spettacolo qualcuno, da dietro le quinte, spinge sul palco la stampa della tela di Dalí, La persistenza della memoria. I suoi orologi molli, per intenderci. L'immagine ha ispirato un pezzo suonato dalla sua band.
Orologi-tempo-riflessione...
[...]Il tempo meccanico, misurabile con gli orologi, è messo in crisi dalla memoria umana, che del tempo ha una percezione ben diversa[...]. Citazione da wikipedia.
Avevo Marta sulle mie gambe, che batteva le mani, portava il tempo con la testa e canticchiava quelle pochissimissime canzoni che conosceva. Il tempo si e' fermato: ho cercato di ricordare la prima volta che l'ho portata a un concerto....durante il primo mese di gravidanza, concerto degli Afterhours. Settimo mese di gravidanza un gruppo hard rock. Un anno e mezzo, concerto dei Marta sui tubi. Due anni Max Gazze'. E poi diversi gruppi locali. E stasera questo, in teatro. Al di là di quella che é la quantità di tempo che trascorriamo insieme, a volte poco, a volte tanto ma mal speso, sento che spesso riusciamo a fornirle stimoli che un giorno andranno a riempire la valigia di gusti, interessi, passioni...il suo bagaglio culturale, o meglio parte di esso, perché il resto se lo farà da sé. Cosí quando sfogliamo libri, vediamo un cartone, ascoltiamo musica, tendiamo a formare i gusti dei nostri figli...anche questa, oltre all'educazione, credo sia una bella sfida. E quindi anche un concerto diventa un'occasione importante per noi, anche se è sera, è tardi, siamo stanchi, vorremmo godercelo da soli e invece possiamo interagire con una nana di tre anni che sembra gradire la situazione.

Riflettevo ancora sulla questione quantità-qualità e pensavo che spesso, pur avendo molte ore a disposizione, va a finire che - sapendo appunto di avere tante ore con lei - le spendo veramente male, mi "concentro" poco su lei e su quello che le piacerebbe fare, dedicando tempo a quello che vorrei fare io e intervallando le mie occupazioni con piccoli momenti per lei, chiacchiere da stanza a stanza, giochi alla velocità della luce. Questa cosa non mi piace, per niente, ma ci ricasco sempre. Ora che si avvicinano le vacanze (saremmo già potuti andare a mare, ma il clima quest'anno, è intransigente!), ora che ha terminato il tempo pieno all'asilo, ora che io - questo dettaglio lo racconterò in seguito -, comincio a pormi il problema di come fare a sfruttare al meglio (non tanto al massimo) le ore "noi due". Capisco FINALMENTE che non sempre quantità  è sinonimo di qualità, che ce la posso-devo fare anche io. Capisco che devo chiudere un po' il pc e aprirmi a lei e ai suoi desideri. Questo non vuol dire annullarmi completamente, ma gestire meglio i tempi. Non è mai troppo tardi per imparare. CE LA POSSO FARE, LO POSSO FARE MEGLIO DI COME L'HO FATTO FINORA. 


Questo post avrebbe voluto partecipare al blogstorming di maggio, ma non ha fatto in tempo...:-P

Commenti

  1. vale anche per me. E io Pietro a un concerto serio devo ancora portarcelo mannaggia.

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  2. certo che ce la puoi fare!!! e poi mi devi promettere che ad agosto ci andiamo tutti e quattro insieme a vedere un bel concerto;-)) della serie mamme sole con treenni al seguito allo sbaraglio!!!!

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    1. oh certo! mi sto già informando sul da farsi in quel periodo! :-)

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  3. Vedo che siam tutte sulla stessa barca, e' la vita che ci trascina ed intanto il tempo passa....

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    1. sì...uno o due o tre...a volte non ha importanza...diciamo che è tutto in proporzione

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  4. la consapevolezza è alla base di ogni svolta...quindi sono certa che il vostro tempo insieme migliorerà tanto! Quanto alla questione musica e concerti...ti ringrazio a nome di tutti quei cantanti/cantautori che provano a proporre la loro arte resistendo alla morsa delle coverband. Marta è una bimba fortunata!!! ^______^

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    1. ahahah!
      ma tu fai parte del gruppo cantanti-cantautori?

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    2. ihihiih...io no ma qualcuno che mi moooooooolto a cuore sì! :)

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  5. Andate ai concerti insieme: ma sei fantastica!!!
    Io con lei faccio tutto, ma ai concerti non ho ancora mai osato, ma ora che ti ho letta mi hai dato fiducia, sai?

    Per il resto, a volte, raramente, riesco a fermarmi un attimo, a sospendere le mille cose che credo di voler fare e a guardarla con occhi nuovi: questi momenti di ascolto sono i più preziosi per me... ed anche se accadono molto (troppo) raramente, sento che è quella la direzione da cui iniziare.

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    1. giustissimo!
      e per quanto riguarda i concerti...esperienza da provare! diciamo che Marta è stata abituata da subito perchè il papà lavora in quel campo, per cui capita spesso di andarlo a trovare sul lavoro o di frequentare certi ambienti. Ma credo che la musica sia assolutamente da far provare loro, dal vivo.

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  6. Ci proverò e ti farò sapere, anche perché posso approfittare dell'estate!
    Tra l'altro lei adora la musica e ama ballare... quindi che aspetto?
    ;)

    Nel frattempo, se passi da me c'è un premio per te :)

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